V-Dias

dal 17 giugno 2009 a seguire, Benni e Massi in vacanza ad oltranza.

sábado, 29 de agosto de 2009

v como vamos a ver

Fine agosto e quasi 3 mesi di spagna. Mille cose successe, mille cose fatte, accadute o solo pensate.
La scorsa settimana siamo tornati dal nostro viaggio di follia in francia: in una fattoria sperduta ad ovest di parigi a delirare sulla vita, sulla religione e sui massimi sistemi tra corsi, chiacchiere piu’ o meno informali e sensate.
L’obiettivo del viaggio era di chiarirmi alcune idee rispetto al mio lavoro. Alla fine è risultato ben altro, aprendo riflessioni molto piu’ ampie rispetto al senso delle cose e dei progetti presenti e futuri.
Siamo cosi’ rientrati un po’ frastornati in un’atmosfera irreale e sospesa nel vuoto della valencia estiva. E’ stato molto strano tornare a casa a valencia e non a reggio emilia, in una casa ancora molto anonima e non nostra. D’altro canto la sensazione di non avere una base ferma a cui tornare lascia una sensazione di leggerezza che da tempo non provavo. La stessa che adesso ci permette di fare valigie leggere, di portarci dietro l’essenziale, di essere estremamente flessibili di fronte ad un viaggio o ad un trasloco.

Penso che ormai siamo in chiusura di un’altra fase di quest’esperienza e sará il viaggio in italia a fare da spartiacque. Dopo di chè a metá settembre cominceremo a fare un po’ piu’ sul serio, a cominciare a delineare delle scelte piu’ precise rispetto a quello che vogliamo fare qui a valencia, che sia lavorare, che sia studiare, che sia non fare nulla. Ognuna con i suoi pro e contro, ognuna con il suo codazzo di conseguenze a breve e lungo periodo.
Non ho assolutamente le idee chiare. Certo è che l’occasione di poter scegliere davvero di fare quello che si vuole e desidera non capita tutti i giorni. Sono quelle domande trabocchetto che ci facciamo continuamente e a cui diamo risposte spesso superficiali come: se potessi che lavoro faresti, dove vivresti, come sarebbe la tua giornata ideale? Rispondere davvero è molto complicato.
Tutti ci domandano a che punto siamo. Se abbiamo finalmente messo la testa a posto e abbiamo trovato questo benedetto lavoro o stiamo ancora scialacquando quei 4 soldi che abbiamo da parte.
C’è tutto un mondo che ci richiede di rientrare dentro uno schema molto preciso e io non ho ancora capito se questa è una strada o solo una trappola da cui ho tentato piu’ volte di scappare. E che quindi facilmente mi porterebbe di nuovo allo stesso vicolo cieco.
Sono curioso di vedere l’effetto che fará tornare in italia e a reggio emilia in particolare.
In questi mesi di distanza ho intensificato le mie perigrinazioni su internet scorgendo una quantitá di immagini e spaccati del mio paese davvero inquietanti e penosi. Dal punto di vista di chi in italia continua coraggiosamente a starci e anche da quello di chi invece sente il bisogno di prendere le distanze o semplicemente non riesce a capire quello che sta succedendo. In italia come nel resto del mondo. Il nostro coinquilino venezuelano arturo ci ha detto che gli viene da ridere quando gli europei parlano di crisi. Credo ci faccia bene spostare un po’ il punto di vista e aprire lo sguardo su altri modi di vedere e vivere il mondo.
Da alcuni giorni abbiamo completato le pratiche burocratiche e siamo ufficialmente cittadini valenciani con tanto di medico di base e residenza ufficiale.
Abbiamo vissuto in diretta per l’ennesima volta cosa vuol dire nascere dalla parte giusta del mondo e avere certe porte che si aprono in un certo modo mentre, se nasci da quella sbagliata, sono davvero cazzi tuoi e tutto si complica e mai una volta per tutte.
Il nostro spagnolo progredisce lentamente. Alla sopravvivenza stiamo agiongendo piccole parole e modi di dire che ci fanno sentire un po’ piu’ inseriti e meno monchi nella possibilita’ di esprimerci. Attendiamo con ansia il primo sogno in spagnolo.

Etiquetas:

pretemporada

Dopo i deliri estivi e la cronaca delle mie vicende sportive apro ufficialmente la sezione di aggiornamento di futbol sala 2009-2010. Come sempre vale la regola che per le persone sane di mente si tratta di una sezione poco interessante, mentre per gli altri “benvenuti”.
Il titolo “el transalpino” deriva dall’articolo di giornale del mese scorso in cui venivo presentato al pubblico valenciano con questo aggettivo che mostra in modo lampante la relativitá dei punti di vista e anche la fantasia della stampa iberica.
simbolo del levante

Lunedi’ 24 ho cominciato la mia avventura con il levante-dominicos, squadra neopromossa e neofusa con il levante calcio per motivi di “pasta”, cioè di soldi.
Nonostante questo, il tema dei soldi risulta centrale per cercare di capire tutte le differenze che ho trovato fin qui nel mondo del futobol sala. O almeno, finora ho cercato disperatamente di trovare una chiave di lettura che giustifichi alcune cose un po’ strampalate. Fermo restando che non si possono fare generalizzazioni a tutto il calcio a 5 spagnolo.

L’allenatore Raimundo mi passa a prendere nel tardo pomeriggio di lunedi’: destinazione pista de atletismo de el saler. Mi presento da buon straniero in infradito classico e tenuta estiva con occhiali da sole e barba incolta. Mi sono sentito nel mio piccolo un po’ brasiliano, ma solo per pochi minuti!
Incontro i miei nuovi 16 compagni dai nomi incomprensibili: chapu, chuchi, porku, gille, maui…
Poi bilancia per tutti, discorso di presentazione del mister che introduce i 5 nuovi tra cui me: non sono capaci di dire max quindi da oggi la mia nuova identitá è macsi.
Finiti i preliminari, fatta qualche foto di rito si comincia a sudare. Facciamo un riscaldamento ognuno come gli pare (2/3 minuti in stile torneo estivo) e poi test di cooper: non lo facevo da 10 anni!
Bastano pochi giri per capire che i miei compagni non stanno un granchè fisicamente (io mi accodo a quello che va piu’ veloce di tutti, un ragazzino di 20 anni, e finisco con 3 kilometri precisi e lo stupore dei piu’). Facciamo un altro paio di piccoli test e a casa. Un po’ perplesso me ne torno a casa con rai e il capitano pitu chicchiarando del piu’ e del meno con il mio splendido spagnolo under construction. Tutto sommato il gruppo mi sembra buono, sono quasi tutti ragazzi sotto i 24 anni piu’ 4 vecchi sui 30. bellissimo l’allenamento praticamente sulla spiaggia con il rumore del mare ad accompagnare il tutto.

Il giorno dopo si parte sul serio. Ci troviamo nel rio (il fiume prosciugato di valencia ora parco principale della cittá) davanti al palau della musica in un’atmosfera davvero irreale. Arrivo in zainetto e bicicletta.
Oggi corsa lunga: 4 kilometri nel parco. Solito riscaldamento ognuno come gli pare (chi lo fa, chi chiacchiera, chi finge). Mi accodo di nuovo al gruppo dei piu’ valorosi e dopo poche centinaia di metri il gruppone di allunga a dismisura. Arriverenno a ondate lamentandosi della fatica. L’esericizio successivo (allunghi sui 300 metri) viene praticamente boicottato e interrotto alla terza ripetuta delle 5 programmate. MA!? Il preparatore è un ragazzo giovane appenna laureato che “lascia molto correre”.
Ci spostiamo verso il campo di allenamento provvisorio (le strutture del comune sono ancora chiuse per l’estate). Ci ritroviamo in una pista parrocchiale in cemento, senza illuminazione, senza doccia. Le porte non hanno le reti, i palloni sono incalciabili. Non ci sono le casacche e questa cosa per me resterá incomprensibile per tutta la settimana.
Primo giorno di allenamento con la palla e quindi… per il principio della gradualitá… possesso di palla a ritmo altissimo, tiri in porta, uno contro uno a tutto campo! L’allenamento lo guida il secondo allenatore, un ragazzo con la coda che ogni esercizio dice di non prenderlo are bene l'esercizio senno’ lui si rompe il cazzo! o qualcosa di simile.
Naturalmente le spiegazioni sono lunghe e per me praticamente incomprensibili. Non c’è il tempo materiale di fare domande e non potrei neppure interrompere ogni volta. Quindi ogni tanto chiedo qua e lá chiarimenti ma vedo che i miei compagni spagnoli brancolano nel vuoto come me.
Mi sono sentito molto vicino ai ragazzi stranieri che ho incontrato in questi anni sui campi di calcetto e ho capito quanto sia difficile riuscire a giocare quando hai la testa piena di tante informazioni e per di piu’ spesso non chiare.
Torno a casa devastato, con vesciche ai piedi e muscoli al limite della contrattura, pensando di aver vissuto un incubo.

I giorni successivi sono anche peggiori. Invertiamo il campo con la parte atletica e cominciamo senza riscladamento a tirare in porta (?). facciamo qualche esercizio sparso di difesa, superioritá, uscita dal pressing (naturalmente con spiegazioni lunghe e articolate che non capisco, ma anche gli altri uguale). Il ritmo è basso. Le pause lunghe. forse perchè un po' provati dal giorno prima.
Con i piedi capisco subito che tutti ci sanno fare. Cosi’ come mi sembra di capire che tutti sappiano stare bene in campo.
Nel rio altro delirio con un paio di corsette blande di un paio di kilometri. Qualche addominale e un’insensata dose di flessioni che nessuno riesce a fare e quindi nessuno fa.
simbolo del dominicos

E cosi’ via fino a venerdi’. Allenamenti fisici sempre piu’ blandi. Sempre sabotati dai piu’ tagliando qua e la’, non rispettando le distanze e le consegne. Sono quasi imbarazzato da quanto veda i miei compagni in difficoltá nel fare queste cose banali oltre a non capire quindi assolutamente il senso di allenamenti fatti in questo modo.
Sul campo di cemento intanto cominciamo a fare qualcosa di piu’ vicino alla partita. Naturalmente nessuno mi spiega come giochiamo e come difendiamo. Devo intuirlo man mano: difesa a zona 2-2 e attacco perenne in linea, naturalmente con rotazioni al contrario di quelle fatte in italia. Ancora non ci sono casacche e non abbiamo nemmeno il materiale della squadra. Comincia ad essere un po’ complesso riconoscere i miei compagni e gli avversari mentre cerco di destreggiarmi a 2 tocchi dentro un groviglio di gente sconosciuta.
Molte cose non mi sono chiare e mi sembrano dei controsensi. Del resto nessuno mi chiede niente, se ho capito, se giá giocavo in questo modo, se mi ritrovo, se in italia si fa qualcosa di diverso. Niente.
Chiedo io chiarimenti al mister che mi dice: en este momento no te entiendo!

Insomma è un altro mondo. Ho scoperto che addirittura quest’anno dovro’ anche lavarmi la maglia della partita! Pare ci sará un premio per ogni vittoria in campionato: 25 euro a testa. Se vinciamo tutte le partite di un mese ci porteremo a casa la bellezza di 100 euro a testa. Rispetto alla situazione italiana vioene da dire che forse è piu’ nobile giocare gratis, ma per i miei compagni è cmq una bella cifra.
Il mio interlocutore semi-italiano, il portiere che mi ha portato qua, alle mie domande incredule mi risponde sempre che non ci sono soldi e quando non li prendi non puoi pretendere niente dai giocatori. Cosi’ come le societá fanno quello che possono visto che è tutto volontariato.

Non avrei pensato di rimpiangere le piccole cose di societá scapestrate di reggio emilia.
Conto sul fatto che sia solo l’inizio e che man mano le cose si mettano in ordine.
Per ora la cosa buona è l’esercizio obbligato di spagnolo e il toccare un po’ la palla con qualcuno capace. Incrocio le dita.
Martedi’ prima amichevole contro riva roja.

Etiquetas:

miércoles, 26 de agosto de 2009

V de valorizar

di nuovo a casa, anche se fa ancora strano pensare a questo posto come prima opzione... ormai mi sembra che il concetto stesso di casa sia cambiato e non sia piu' legato ad un luogo o agli oggetti che lo abitino...
comunque eccoci qui, il viaggio sia all'andata che al ritorno e' stato un'immersione nel mondo dei trasporti ed un'esperienza di distanze e relativita'... ok qualunque cosa scriva oggi sembra pendere prepotentemente verso il metaforico-spirituale...
dicevo che partiti nottetempo a piedi siamo arrivati alla stazione degli autobus, da qui siamo andati ad Alicante, preso la navetta x l'aeroporto, il volo x Parigi Beauvais, il bus per il centro, la metro per montmartre e i piedi fino al B&B.
A Parigi abbiamo passato 2 giorni magici scarpinando per la citta' o rimanendo a montmartre nella mischia colorata degli artisti di strada, abbiamo mangiato crepes e cibo vietnamita alla francese, la nostra cameretta superkitch si affacciava sulla piazzatta di Abbesses e gia' dal mattino si sentiva cantare o suonare.

ero gia' stata a Parigi ma devo dire che mi ha di nuovo stupito, questa volta diversamente, forse perche' venivo gia' da una grande citta' o forse perche' il clima e' stato davvero favorevolissimo ma la cosa piu' bella e' stato il profumo di fiori e pasticceria che ci sorprendeva a tutte le ore del giorno... forse anche perche' a valencia e' piu' facile venire sorpresi da una zaffa di puzza visto che, diciamocelo, la pulizia non e' proprio il punto forte dei valenciani...

dalla romantica e sofisticata parigi con il trenino siamo andati fino a Mantes la Jolie e da li' con l'autobus ci siamo addentrati nella campagna fino ad Arnouville dove infine ci sono venuti a prendere con la macchina per portarci a Binanville, meta finale e luogo del corso. il viaggio da Parigi lo abbiamo fatto con una coppia di ragazzi (anche loro partecipanti al corso) e la loro bimba. arrivati abbiamo avuto un paio di giorni per ambientarci alla vita della fattoria eppoi dal lunedi' è iniziato il corso. la proprieta' comprende un castello abbandonato completo di fossato e mura di cinta un po' crollate, d'aspetto non si direbbe un castello ma piuttosto un'enorme casa padronale con intorno altri edifici per (immagino) la servitu'.
il tutto e' mezzo distrutto o in fase di ristrutturazione. a circa 200 mt dal castello c'e' un piccolo laghetto completamente invaso da alghe che lo fanno somigliare piu' ad un prato ma l'acqua e' limpida e
a parte i primi due giorni un po' confusi dal lunedi' le giornate hanno preso una routine abbastanza tale, certo con una buona dose di elasticita'. alla mattina il gruppo del corso se ne va al laghetto e io e il papa' Michele con la piccola rimaniamo a casa.

io tendenzialmente mi alzo quando gli altri son partiti, scendo, colazione e doccia eppoi mi consulto con Michele (lo chef dell situa) sul pranzo e cena, lui mi da' le dritte sul menu e le quantita' e mi aiuta per quel che riesce (considerando che la bimba di 2 anni e mezzo e' molto intelligente e vispa e richiede quindi un'attenzione quasi costante). verso le 13-13.30 tornano i lavoratori affamati come lupi, divorano tutto e per fortuna lavano e sparecchiano. alle 15.30 ripartono tutti e io inizio a preparare per la cena. alle 5 circa si sveglia la bimba e o la porto la' io o torna uno dei genitori e continuo con i preparativi. verso le 6.30-7.00 di solito ho finito o quasi, faccio un giro, mi alleno alle palline o prendo il sole. alle 8.30 mangiamo e mentre il gruppo fa la lettura e meditazione-discussione in oratorio io ho preso l'abitudine di accendere un falo' appena fuori dal cortile e mano a mano finiscono la lettura i ragazzi vengono a sedersi attorno al fuoco, a volte prendiamo la tisana, a volte solo chiacchiere.
verso la mezza o l'1 sono ormai tutti a letto, io e Massi facciamo le ultime chiacchiere, spegnamo il fuoco e andiamo anche noi.

questa e' una giornata tipo, a volte si finisce prima, a volte dopo ma sempre c'è il fuoco alla sera e una passeggiata nel bosco per legna o per piacere. ho perso il conto di quanta verdura ho lavato e affettato in 5 giorni, Nicolas la raccoglie dai campi e la stocca in cantina (in mezzo al cortile c'è un pozzo che conduce ad una cripta gelida che fa l'effetto frigo tutt'estate-inverno, li' conserva anche il pane strabuono che fa 1 volta alla settimana e che ci siamo mangiati a profusione! ci sono poche balle, la roba coltivata, lavata e mangiata ha tutto un altro gusto e sapore!
il "problema" è che facendo 2 tirate di lavoro mattina-pomeriggio i corsisti arrivavano a pranzo ma soprattutto a cena affamati abbestia. in effetti, da un altro punto di vista con una fame cosi' qualsiasi cosa cucinassi veniva accolta con un'ovazione ;-).
sono stati giorni belli e interessanti questi di Binanville, ho lavorato ma senza fretta, lavori ripetitivi e insieme creativi e sempre di soddisfazione finale, il fatto poi di non dover lavare i piatti mi ha permesso di riposarmi una volta finito di cucinare e godermi la siesta e la serata. in piu'i miei "ospiti" mi hanno fatto anche un regalo a fine corso per ringraziarmi dell'aiuto e questo mi ha fatto davvero un immenso piacere oltre alla nuova consapevolezza di mie capacita' che ancora non avevo mai messo alla prova... 23 persone a pranzo e cena non sono moltissime ma sono 21 in piu' di quelle per le quali cucino in una settimana normale! la sensazione finale e' stata estremamente positiva, la realizzazione piu' grande il fatto che a Binanville le gironate passano con il tempo giusto, non troppo in fretta, non troppo lente. in campagna, avendo un impegno e la completa gestione del tempo che ti serve ad onorarlo, il giorno passa alla velocita' giusta, e questo credo abbia creato il senso di benessere che ho provato nello stare li.
venerdi' e' finito il corso e sabato con i rimanenti abbiamo fatto una mega grigliata.

domenica dopo il pranzo abbiamo preso un taxi insieme ai ragazzi dell'andata che avevano i nostri stessi orari e siamo andati all'aeroporto di Beauvais (una cifra spaventosa!!! ma divisa comunque inferiore alla somma di taxi-treno-metro-bus che avremmo dovuto fare ugualmente) e via, volo fino all'aeroporto di Reus, (bus per tarragona in ferie quindi) bus per il centro di reus e nella stazione tetra e abbandonata siamo stati adottati da una signora che andava a tarragona anche lei e ci ha tranquillizzati, quindi bus per tarragona, cena notturna eppoi bus per Valencia e piedi fino a casa dove approdavamo per le 2.45.

Etiquetas:

viernes, 7 de agosto de 2009

V de viaje

qui siamo ormai in partenza (andiamo mercoledi' ma il week-end passa come se non esistesse e quindi mi sembra di esser gia' mezza fuori dall'uscio) alla volta di parigi dove passeremo un 2-3 giorni per poi spostarci in un paesino vicino dove massi seguira' uno dei suoi corsi e io in cambio di vitto e alloggio lavorero' nella cambusa... mah... chissa' cosa ne sara' di me povera sguattera che non sono altro...
da due giorni abbiamo traslocato nella nuova habitacion (l'altro appartamento era disponibile solo fino a fine settembre) cosi' adesso sembra che possiamo stare un po' tranqui x quel che riguarda la casa.

nuova cameretta
l'appartamento di adesso e' sempre compartito ma solo con altri 2 ragazzi (alejandro canario e alfredo venezuelano) che lavorano parecchio e in casa ci son poco ma soprattutto abbiamo un bagno privato e una micro terrazza dove non si sa come ma passa aria fresca ed e' una goduria!! ieri ho fatto la prima esplorazione dei dintorni e stamattina sono stata al mare con la bici e anche se e' un po' piu' lontano (ci vogliono almeno 40 minuti) e' tutta pista ciclabile e si va molto piu' lisci!! ormai l'invasione dei turisti e' avviata e girando in spiaggia sembra di essere a milano marittima da tanto italiano che senti parlare... della gente in giro per strada 2 su 3 hanno in mano una cartina e (probabilmente ingannati dalla bici) in vari mi hanno gia' chiesto indicazioni, ultimo fra tutti un vecchietto indiavolato che voleva sapere a tutti i costi dove si trovava un locale per karaoke alle 8 di sera!!! vabbe'... purtroppo adesso siamo piu' lontani dal turia
il mio maestro arturo (ventaglio nero) che fa thai-chi coi suoi amichetti nel parco
meta di allenamenti di massi e delle mie lezioni di giocoleria percio' anche in vista dei viaggi che faremo ho accordi con il mio maaestro arturo per risentirci a fine agosto. in questo nuovo appartamento portemo empadronarci e cosi' cadra' l'ultimo ostacolo al poter lavorare, non contando come ostacolo il fatto che tutti ci dicono che di lavoro non ce n'è per la crisi ovviamente. la mia bramosia di fuochi artificiali è messa a dura prova dalle varie feste di santi nei paesi qui intorno che sia di giorno che di notte tra una messa e una processione sparano dei botti sconquassanti a tutto andare!! nel vecchio piso una ex inquilina ha lasciato una bici con una gomma a terra e visto che Monika non la voleva ho tappato la gomma e adesso il nostro garage puo' contare su una velocina azzurra a stelle argento supertamarra nel caso veniate a trovarci o (facilissimo) ci ciulino una delle nostre!! ricordo ufficialmente che saremo via da valencia dal 12 al 23 agosto e dal 9 al 21 settembre compresi, per il resto essendo in condivisione di appartamento possiamo offrire ospitalita' limitata ma se ne puo' parlare ;-)
ultima passeggiata prima del trasloco lungi dalla citta' della scienza... sigh...

Etiquetas:

martes, 4 de agosto de 2009

V de ventura

Ho trovato la squadra di calcetto. Dopo un mesetto di ricerche, incontri, colloqui smozzicati in spagnolo, telefonate incomprensibili mi sono costruito un’immagine ancora un po’ abbozzata ma cmq un’immagine di questo sport in spagna. Mi sono anche fatto una cultura attraverso internet dove ho scoperto una trasmissione tutta valenciana che si chiama porterojugador con risultati e interviste in stile controcampo.
In parte tutta questa ricerca mi ha ingaggiato molto e motivato, dall’altro un po’di delusione non la nascondo. Speravo di trovare un contesto un po’ diverso invece finora per quello che ho potuto capire ci sono aspetti molto simili a quelli che ho lasciato in italia.
Ci sono certo cose distinte e alcune fanno anche ben sperare. forse sono partito con aspettative troppo alte e la sensazione è un po’ quella del retrogusto amaro. Rimane uno sport minore con tutti gli annessi e connessi.
Adesso vediamo com’è l’approccio e tasto con mano tutte le cose.
Alla fine sono approdato al levante-dominicus, una squadra neopromossa, neofusa con il levante calcio. Lo scorso anno era formata da ragazzi sotto i 24 anni piu’ un portiere spaziale di 33 che ha giocato in argentina e in italia.
Adesso hanno aggiunto me e altri 4 ragazzi del manises, una delle altre 3 squadre di serie B di valencia che in quest’ultimo periodo non se la passa molto bene.
La scelta su di me credo sia stata piu’ una coincidenza che altro. Un po’ incuriosisce il fatto di essere immigrato, un po’ lo straniero fa sempre figo (vedi l’articolo sul giornale in cui subito si è sottolineato l’arrivo del transalpino!), un po’ visto che qui soldi nada tanto vale prendere e poi vedere piuttosto che lasciare l’incognita alla concorrenza: se poi sono buono davvero, vaglielo a spiegare a chi mi aveva scartato!
Tra l’altro qui c’è un campanilismo pazzesco, altro che reggio emilia e derby padani.
Il mio nuovo allenatore si chiama raimondo. E’ un ragazzo giovane, sotto i 40 anni, super appassionato, tutti mi dicono che è un genio in campo.
Ci siamo incontrati un paio di volte e non è che ci siamo capiti un granchè: il mio spagnolo è ancora claudicante. Diciamo che io avevo il culo di essere simpatico al suo portiere spaziale di cui ha fiducia cieca e questo è stato sufficiente per prendermi.
Adesso gli ho inviato un filmato di una partita dell’anno passato cosi’ almeno capisce se sono destro o mancino e se gioco in porta o in attacco.
Poi c’è tutta la partita del tesseramento che sembra molto facile a parole ma fin quando non lo vedo non ci credo.
La preparazione comincia il 24 agosto come in italia ma il campionato il 19 settembre. Niente coppa, roba inutile, qui c’è solo la liga.
C’è un’idea un po’ diversa di preparazione atletica, piu’ breve nei tempi e anche nei giorni: qui il week end (compreso il venerdi’) è cmq sacro e non ci si allena. Al massimo si fa un’amichevole por la tarde.
Tra l’altro dovro’ tornare in italia per lavoro a metá settembre e mi salto la prima di andata ad alicante.
Non c’è fretta, il campionato finisce alla fine di maggio (30 partite).
Qui tutti giocano con il 4-0 e difendono a zona. Perfetto: io era abituato a fare il rotondo e a difendere a uomo. Non è detto che non scopra di essere piu’ adatto ad un gioco in cui si corre di meno e si usa un po’ di piu’ la zucca. Vista la mia ormai veneranda eta’ forse non è un’opzione da tralasciare.
E’ molto strano persarmi qui mentre vedo e sento le notizie dall’italia, di acquisti e cessioni, visi piu’ o meno noti che tornano e ritornano, stessi meccanismi che si ripetono imperterriti, stessi discorsi sentiti e risentiti ormai milioni di volte.
Spero solo che sia un anno bello di sport sia di qua che di lá. Io ci conto e aspetto gli squalificati. Volo ryan air. Si gioca di sabato alle 18:30 a due passi dal mare.

Etiquetas:

domingo, 2 de agosto de 2009

V de Verano

2 agosto 2009
domenica. stamattina mi sono svegliata con una nostalgia terribile, chissa', forse perche' le domeniche d'estate mi ricordano montecavolo e casa dei miei... o forse ho sognato qualcosa di bello e struggente chissa'... comunque sull'onda del
rinfanciullimento son andata da Javi a vederci 8 puntate di transformers senza colpo ferire! ahh che goduria, gia' erano cartoni mitici, in spagnolo poi acquistano un non so che di eroico che mi piace moltissimo. con la maratona di oggi abbiamo interrotto la "tradizione" delle domeniche mattina a vedere i film di futurama, ma visto che massi i transformers non li vuole vedere abbiamo approfittato della sua assenza per spararceli io e l'altro!! infatti stamattina Massimix e' partito all'alba alla scalata della Calderona, una montagna bassa qui vicino a Sagunto con alcuni altri pazzi surfers ed e' tornato x le 5 mezzo morto e con un tupper di paella in mano, si e' schiantato a letto e questo e' quanto ho scoperto fino ad ora. abbandonata a me stessa in piena caldazza pomeridiana, sull'onda della nostalgia ho quindi messo a dura prova la mia nevrosi cercando di postare qui su facebook pezzi dei videi del comple dell'anno scorso, e' infatti un anno secco direi che abbiamo festeggiato x 3 giorni i nostri compleanni dei 30... che bello...
qui procede con un regime sempre piu' vacanziero, cene fuori,
spiaggia e non si tocca il letto mai prima delle 3 che sia sabato o martedi' non fa differenza (e confronto ai nostri inquilini sembriamo comunque dei nonnetti). miglioro nel gioco delle palline e ho imparato un nuovo gioco da tavolo che si chiama pachiss (o qualcosa del genere) che qui in spagna viene giocato molto, mai quanto il domino ma abbastanza.

la novita' piu' eclatante consiste nell'aver trovato una nuova casa! infatti il piso dove viviamo ora non sara' piu' disponibile da fine settembre ma visto che saremo un po' in giro anche i prossimi mesi abbiamo cercato gia' ora una soluzione piu' stabile almeno fino a gennaio. dal 10 di agosto ci trasferiamo circa dall'altra parte della citta', un posto meno figoso di questo ma meglio servito e che anche se sara' sempre compartito almeno avremo un bagno privato e una micro terrazza. in questi giorni di ricerca abbiamo visto una marea di posti in affitto, alcuni ci hanno lasciato letteralmente senza parole altri potevano anche andare ma il gusto valenciano per l'arredamento e' terrificante e anche un piso carino puo' ridursi ad una collezione di orrori coronata da due meravigliose corna di toro madreperlacee alte due spanne piantate in cima alla libreria...

Etiquetas: