V-Dias

dal 17 giugno 2009 a seguire, Benni e Massi in vacanza ad oltranza.

martes, 6 de julio de 2010

Black and white


zitto zitto è arrivato anche il 5 luglio, questa data detta e ridetta negli ultimi mesi a delimitare come con un pennarello nero i contorni del nostro viaggio. è difficile pensarlo in modo così netto come un punto di arrivo, come l'ultimo tratto per ricongiungere il cerchio aperto poco più di anno fa. di certo simbolicamente ha la sua importanza e il mio stomaco stamattina al risveglio me lo ha comunicato in modo chiaro. come sempre il corpo sa, più di ogni altra parte di noi. quella stessa sensazione che tutti hanno provato il giorno della gita a scuola e che suggella di importanza anche le piccole cose.

questa periodo nord europeo, tra irlanda e svezia, è stato come una camera di decompressione, o meglio un'anticamera del rimettere i piedi a terra in italia. i diversi ritorni fatti periodicamente nell'anno da valencia li abbiamo vissuti tanto passeggeri che quasi sembravamo per aria anche per terra: una lunga parabola che partiva con il volo di andata e imperterrita, per qualche giorno, restava in quota fino all'atterraggio di ritorno. tra qualche ora, all'aeroporto di bologna, la sensazione sarà credo molto diversa e la fretta e il full dei tocca e fuga si trasformerà in un tempo più a portata di essere umano.

le settimane trascorse a dublino a cavallo della parentesi in svezia sono state piacevoli e tranquille. i padroni di casa ci hanno permesso di essere ospiti graditi anche per un periodo decisamente lungo che renderebbe indigesto anche il più ben voluto degli amici. se è vero il detto che gli ospiti sono come il pesce, dopo 3 giorni puzzano allora Matti e Chiara sono stati davvero tanto pazienti con noi e mandare avanti la vita di tutti i giorni includendo anche le nostre direi stravaganti presenze. il debito con loro appare davvero difficile da ripagare

.

è stata bella la sensazione di vivere questi giorni con calma e senza alcuna ansia di visitare, girare, essere turisti. non perché l'Irlanda offra poco, tutt'altro. ad ogni angolo lo sguardo si perde in un mare di verde che calma gli occhi e il cuore. e giugno e luglio rendono piacevoli anche gli umori passeggeri del clima dell'isola.

in settimana siamo stati a sud a visitare una spiaggia segreta, poco battuta. una di quelle che ti immagini fatta così da un tempo incalcolabile. c'era un'energia talmente forte in questo luogo da far male alla testa ed è stato inevitabile rimanere tutti e quattro basiti a rimirare il mare d'acciaio, le nuvole rapide e le dune fiorite. a sentire il vento fresco dell'estate irlandese. a chiederci ognuno com'è che a volte basta un posto così per lanciarti completamente in un'altra dimensione.

nel fine settimana abbiamo partecipato al compleanno di Chiara e di Ina, una bella festa in bianco e nero dove abbiamo visto quanto i nostri dubliners abbiano costruito nel tempo qui, nelle piccole e grandi relazioni radunate tutte insieme per l'occasione. come già ci è successo altre volte segretamente dentro di noi ci siamo un po' appropriati della celebrazione per segnare con essa anche il nostro di passaggio, come se oltre ai 30 delle festeggiate ci fosse anche un spazietto per delimitare la nostra di tappe. e mi piace anche pensare che il bianco e al nero, i colori del tema della festa con tanto di vestiti e decorazioni, rappresentino una di quelle foto che quando le metti sul computer "in toni di grigio" diventano immediatamente più belle e solenni.

si chiude questo viaggio, non si chiude il nostro viaggio di fondo che, a guardarlo in prospettiva, è cominciato tanto tempo fa. viverne un pezzo in un modo così forte e concreto lo ha solo reso più evidente e tangibile.

buon viaggio ancora quindi.

1 comentarios:

A las 23 de julio de 2010, 15:45 , Blogger Unknown ha dicho...

Buongiorno Chiarina,
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