V-Dias

dal 17 giugno 2009 a seguire, Benni e Massi in vacanza ad oltranza.

martes, 8 de junio de 2010

ricronache dall'isola che non c'è


Una settimana abbondante alla huerta di ritorno dall'andalucia. Pochi giorni e il ritmo della campagna ha ripreso possesso delle nostre giornate. La sveglia del mattino si è spostata alle 6e30 quasi sincronizzata con il canto del gallo qui sotto nel gallinaio. Quando il cielo è limpido si riesce a vedere il sole sorgere tra le luci incerte del quasi giorno e quasi notte.

Sono giorrnate calde queste e per fare qualcosa nell'orto dobbiamo alzarci presto altrimenti rimaniamo achichorrati, che vuol dire più o meno come fanno le cicale che nelle torride giornate estive fanno quel classico rumore di sottofondo. Poi recuperiamo con la siesta. Abbiamo scoperto che questa abitudine tutta spagnola in realtá deriva dai romani che avevano definito che ogni 6 ore avrebbero fatto un sonnellino per questo sesta che poi è diventato siesta. Alcune leggende dicono che anche la corrida sia uno strascico della dominazione romana: visto che i leoni da queste parte scarseggiavano si è optato per i tori per i giochi al massacro che piacevano all'imperatore. Ma questo ce lo ha detto un tipo in spiaggia mesi fa e non sappiamo quanto sia vero.

C'è molto da fare. Rispetto a quando siamo partiti tutto è cambiato. Raul ha rivoltato l'orto da capo a piedi e dato largo sfogo alla sue tendenza seminatrice e piantatrice. I pomodori stanno prendendo il sopravvento delle canne di bambu e delle reti dei letti che abbiamo usato per farli arrampicare. Ha anche sperimentato l'innaffiamento alla araba con inondazione dai canali e tu che te ne stai a guardare compiaciuto mentre l'acqua fa tutto il lavoro per te: non c'è niente da fare, questi arabi avevano proprio una marcia in più.

In questi giorni si sono schiuse le uova e sono apparsi i primi pulcini. Abbiamo avuto 3 caduti ma i 5 sopravvissuti tengono botta. Abbiamo assistito in diretta alla nascita di uno di loro ed è davvero una cosa forte vedere la fatica con la quale vengono fuori dalle uova. La benni ha battezzato il suo preferito capitan mutanda visto il colore delle parti basse. Ci siamo attrezzati per creare un gallinaio protetto dai predatori notturni (ci sono le volpi e naturalmente i toponi di campagna) e dalla gallina che è rimasta esclusa dalla cova e che è parecchio incazzata con i pulcini. Probabilmente il periodo di accoppiamento forzato con il gallo di queste settimane l'ha resa oltremodo nervosa.

Finalmente siamo riusciti a mettere mano al forno all'aperto che da mesi versa in condizioni pietose. Da tempo parlavamo di improvvisarci carpentieri e ridare vita a questa specie di mini trullo di mattoni e argilla. Dopo un attento studio insieme a quelli che per caso passavano da raul abbiamo messo i piedi un mini cantiere e in 3 giorni il forno ha ripreso la sua forma, con tanto di scultura da dragone per impaurire i bambini.
Nei prossimi giorni faremo la prova fuoco a vedere tiene se il nostro impasto di terra, sabbia, calce, cenere e sterco (se non c'è qualcosa di organico raul non si sente bene!). Quantomeno è stata una cosa divertente impaciugarsi con le mani e lanciare manate di terra da tutte le parti.

Nel week end è arrivata marjolen, la nostra amica di anversa. Ci siamo fatti un giro della cittá alternando un caldo mostruoso alla frescura dell'acquazzone estivo. Ci siamo ingozzati di cibo alla feria alternativa dove gli stand vendevano tutti i modi di cucinare con le verdure e senza carne. In parellelo la fiera della nazioni sfornava carne a tutto spiano con l'asador argentino in pole position con tanto di insegna con una carneficina di maiali impalati come nel revival di 300.

siamo un po' agli sgoccioli di valencia e ormai direi che diverse cose le vediamo per l'ultima volta prima della partenza di metá mese: la torre del quart, il giardino botanico, calle caballero, plaza de la virgen e de la reina. A proposito: proprio nel centro della cittá questa domenica c'era la celebrazione del corpus cristi e per l'occasione hanno messo in piedi uno spettacolo con pupazzoni, sfilate, balletti e naturalmente fuochi di artificio di giorno. Come al solito davvero ogni scusa è buona per fare casino.

Ieri siamo stati al mare a el saler, la spiaggia protetta di valencia vicino al lago. Ci siamo fatti il primo bagno dell'estate con l'acqua giá caldina e la spiaggia praticamente tutta per noi. Poi tramonto da applausi sull'albufera e a casa a mangiare il purè di marjolen.

C'e un bel ritmo, le giornate vanno via bene e c'è la forte sensazione di avere tanto tempo per fare qualsiasi cosa. Stiamo riscoprendo il piacere di cose semplici e banali come il mangiare bene e il dormire quando sei stanco e con la pancia piena, il fresco dell'ombra sotto il gelso, la bellezza di condividere una paella.

Sul calendario che abbiamo appeso alla parete abbiamo inaugurato l'ultima pagina. Dublino si avvicina.

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