V-Dias

dal 17 giugno 2009 a seguire, Benni e Massi in vacanza ad oltranza.

lunes, 10 de mayo de 2010

Al Andalus: mare, fiori e nubi


Tempo matto in andalucia e l'estate, dopo un inizio illusorio, stenta ancora a partire. qualche scroscio d'acqua improvviso intervalla nuvole rapide e momenti di cielo terso.
le maledizioni dall'italia cominciano ad arrivare anche qui dopo aver colpito la povera valencia colpita da un'anomala andata di fresco e una rara tempesta.
abbiamo però fatto in tempo a goderci tre giorni di mare sulla costa del sol, con un maggio già pronto per le ondate di turisti inglesi e scandinavi. dopo una ricerca su internet abbiamo scovato un piccolo paesino a 50 km da malaga. un borghetto di casette basse e bianche arrampicate tra le scogliere di roccia scura e le montagne. in una magica conca che rende il clima di questa parte di costa praticamente perfetto: addirittura in rete un ragazzo raccontava di aver passato l'ultimo capodanno in costume sulla spiaggia a giocare a rugby! non a caso da queste parti la speculazione edilizia ha toccato vette inumane, soprattutto a malaga, una specie di new york arrangiata alla meglio tra brutti palazzoni, traffico e confusione. nerja rimane ancora vivibile viste le sue coste non proprio adatte al turismo di massa. ma anche qui si è costruito tanto anche se non in modo devastante come altrove.
è stato strano starsene in contume tutto il giorno in spiaggie deserte o quasi. il mare ancora freddissimo era meta dei bagno solo dei nordici che non temono nulla e con più o meno indifferenza entravano in acqua e zampettavano per qualche minuto. si sente che la stagione è ancora all'inizio e il ritmo del paesino è ancora come addormentato in vista dei prossimi mesi di caos. è stato bello poterlo vivere così. abbiamo fatto un giro anche in un altro paesino a 10 minuti di macchina dal mare, frigiliana. un altro piccolo capolavoro di casette bianche arrampicate le une sulle altre e contornate da vasi di fiori e panorami sulle colline fino al mare.
con la nostra opel azzurra noleggiata dalla hertz ci siamo fatti un'idea di cosa c'è nel mezzo tra cordoba e la costa scoprendo un paesaggio piuttosto inaspettato fatto per buona parte di colline dolci e verdissime e di una serie sconfinata di ulivi. forse tutto questo verde non rispecchia la tradizionale aridità di questi luoghi e le strane pioggie di questi mesi hanno dato nuovi colori anche a questa parte di spagna. e chissàa se ci capiterà mai più di vederla così. tra cordoba e malaga solo qualche sparuto paesino e qualche incredibile campo di papaveri rossi rossi.
questo piccolo viaggio ha segnato un po' la prima parte della tappa andalusa e ora faremo base a cordoba per un paio di settimane. abbiamo organizzato gli ultimi dieci giorni del mese tra cadiz e siviglia ospiti di una coppia di couchsurfers e di un signore che ci affitterà una stanza della sua casa.
questi giorni cordobesi volano rapidi e non riusciamo a fermare i mille pensieri che ci portano in italia e a quello che verrà da luglio in poi. la città attende l'inizio del caldo con ansia e già sfilano una dopo l'altra tutte quelle belle scuse per vivere le strade e chiacchierare con una birra in mano nei quartieri vecchi. dopo le croci, i balconi del centro si sono trasformati in cascate di fiori colorati e i patio delle case in giardini inaspettati. nei vicoli risuona la chiatarra flamenca che intrattiene i turisti, che nel week end invadono la città.
sabato abbiamo visto finalmente uno spettacolo di flamenco ufficiale con chitarre, cantanti e ballerino. in un mix di improvvisazione e suoni stereotipati risultava difficile rimanere indifferenti allo spettacolo e all'energia del ragazzo che per un'ora ha fatto di tutto su quel palco. attirando infiniti olè dall pubblico e una buona dose di bava delle donne presenti nella piazza, benni compresa! per tutti gli altri uomini solo un po' di sana invidia ma la standing ovation finale è stata universale.
il nostro viaggio comincia a fare il conto alla rovescia. la prossima settimana saremo al mese numero 11 di spagna. raul attende i contadini per il rush finale.

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