V-Dias

dal 17 giugno 2009 a seguire, Benni e Massi in vacanza ad oltranza.

miércoles, 26 de agosto de 2009

V de valorizar

di nuovo a casa, anche se fa ancora strano pensare a questo posto come prima opzione... ormai mi sembra che il concetto stesso di casa sia cambiato e non sia piu' legato ad un luogo o agli oggetti che lo abitino...
comunque eccoci qui, il viaggio sia all'andata che al ritorno e' stato un'immersione nel mondo dei trasporti ed un'esperienza di distanze e relativita'... ok qualunque cosa scriva oggi sembra pendere prepotentemente verso il metaforico-spirituale...
dicevo che partiti nottetempo a piedi siamo arrivati alla stazione degli autobus, da qui siamo andati ad Alicante, preso la navetta x l'aeroporto, il volo x Parigi Beauvais, il bus per il centro, la metro per montmartre e i piedi fino al B&B.
A Parigi abbiamo passato 2 giorni magici scarpinando per la citta' o rimanendo a montmartre nella mischia colorata degli artisti di strada, abbiamo mangiato crepes e cibo vietnamita alla francese, la nostra cameretta superkitch si affacciava sulla piazzatta di Abbesses e gia' dal mattino si sentiva cantare o suonare.

ero gia' stata a Parigi ma devo dire che mi ha di nuovo stupito, questa volta diversamente, forse perche' venivo gia' da una grande citta' o forse perche' il clima e' stato davvero favorevolissimo ma la cosa piu' bella e' stato il profumo di fiori e pasticceria che ci sorprendeva a tutte le ore del giorno... forse anche perche' a valencia e' piu' facile venire sorpresi da una zaffa di puzza visto che, diciamocelo, la pulizia non e' proprio il punto forte dei valenciani...

dalla romantica e sofisticata parigi con il trenino siamo andati fino a Mantes la Jolie e da li' con l'autobus ci siamo addentrati nella campagna fino ad Arnouville dove infine ci sono venuti a prendere con la macchina per portarci a Binanville, meta finale e luogo del corso. il viaggio da Parigi lo abbiamo fatto con una coppia di ragazzi (anche loro partecipanti al corso) e la loro bimba. arrivati abbiamo avuto un paio di giorni per ambientarci alla vita della fattoria eppoi dal lunedi' è iniziato il corso. la proprieta' comprende un castello abbandonato completo di fossato e mura di cinta un po' crollate, d'aspetto non si direbbe un castello ma piuttosto un'enorme casa padronale con intorno altri edifici per (immagino) la servitu'.
il tutto e' mezzo distrutto o in fase di ristrutturazione. a circa 200 mt dal castello c'e' un piccolo laghetto completamente invaso da alghe che lo fanno somigliare piu' ad un prato ma l'acqua e' limpida e
a parte i primi due giorni un po' confusi dal lunedi' le giornate hanno preso una routine abbastanza tale, certo con una buona dose di elasticita'. alla mattina il gruppo del corso se ne va al laghetto e io e il papa' Michele con la piccola rimaniamo a casa.

io tendenzialmente mi alzo quando gli altri son partiti, scendo, colazione e doccia eppoi mi consulto con Michele (lo chef dell situa) sul pranzo e cena, lui mi da' le dritte sul menu e le quantita' e mi aiuta per quel che riesce (considerando che la bimba di 2 anni e mezzo e' molto intelligente e vispa e richiede quindi un'attenzione quasi costante). verso le 13-13.30 tornano i lavoratori affamati come lupi, divorano tutto e per fortuna lavano e sparecchiano. alle 15.30 ripartono tutti e io inizio a preparare per la cena. alle 5 circa si sveglia la bimba e o la porto la' io o torna uno dei genitori e continuo con i preparativi. verso le 6.30-7.00 di solito ho finito o quasi, faccio un giro, mi alleno alle palline o prendo il sole. alle 8.30 mangiamo e mentre il gruppo fa la lettura e meditazione-discussione in oratorio io ho preso l'abitudine di accendere un falo' appena fuori dal cortile e mano a mano finiscono la lettura i ragazzi vengono a sedersi attorno al fuoco, a volte prendiamo la tisana, a volte solo chiacchiere.
verso la mezza o l'1 sono ormai tutti a letto, io e Massi facciamo le ultime chiacchiere, spegnamo il fuoco e andiamo anche noi.

questa e' una giornata tipo, a volte si finisce prima, a volte dopo ma sempre c'è il fuoco alla sera e una passeggiata nel bosco per legna o per piacere. ho perso il conto di quanta verdura ho lavato e affettato in 5 giorni, Nicolas la raccoglie dai campi e la stocca in cantina (in mezzo al cortile c'è un pozzo che conduce ad una cripta gelida che fa l'effetto frigo tutt'estate-inverno, li' conserva anche il pane strabuono che fa 1 volta alla settimana e che ci siamo mangiati a profusione! ci sono poche balle, la roba coltivata, lavata e mangiata ha tutto un altro gusto e sapore!
il "problema" è che facendo 2 tirate di lavoro mattina-pomeriggio i corsisti arrivavano a pranzo ma soprattutto a cena affamati abbestia. in effetti, da un altro punto di vista con una fame cosi' qualsiasi cosa cucinassi veniva accolta con un'ovazione ;-).
sono stati giorni belli e interessanti questi di Binanville, ho lavorato ma senza fretta, lavori ripetitivi e insieme creativi e sempre di soddisfazione finale, il fatto poi di non dover lavare i piatti mi ha permesso di riposarmi una volta finito di cucinare e godermi la siesta e la serata. in piu'i miei "ospiti" mi hanno fatto anche un regalo a fine corso per ringraziarmi dell'aiuto e questo mi ha fatto davvero un immenso piacere oltre alla nuova consapevolezza di mie capacita' che ancora non avevo mai messo alla prova... 23 persone a pranzo e cena non sono moltissime ma sono 21 in piu' di quelle per le quali cucino in una settimana normale! la sensazione finale e' stata estremamente positiva, la realizzazione piu' grande il fatto che a Binanville le gironate passano con il tempo giusto, non troppo in fretta, non troppo lente. in campagna, avendo un impegno e la completa gestione del tempo che ti serve ad onorarlo, il giorno passa alla velocita' giusta, e questo credo abbia creato il senso di benessere che ho provato nello stare li.
venerdi' e' finito il corso e sabato con i rimanenti abbiamo fatto una mega grigliata.

domenica dopo il pranzo abbiamo preso un taxi insieme ai ragazzi dell'andata che avevano i nostri stessi orari e siamo andati all'aeroporto di Beauvais (una cifra spaventosa!!! ma divisa comunque inferiore alla somma di taxi-treno-metro-bus che avremmo dovuto fare ugualmente) e via, volo fino all'aeroporto di Reus, (bus per tarragona in ferie quindi) bus per il centro di reus e nella stazione tetra e abbandonata siamo stati adottati da una signora che andava a tarragona anche lei e ci ha tranquillizzati, quindi bus per tarragona, cena notturna eppoi bus per Valencia e piedi fino a casa dove approdavamo per le 2.45.

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1 comentarios:

A las 27 de mayo de 2010, 22:00 , Anonymous Anónimo ha dicho...

Ciao, siamo in procinto di partire, puoi darci una mano? volevo chiederti qual'è stata la cifra del taxi da Binanville a Parigi e per quanti posti è omologato?
Grazie

 

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