V-Dias

dal 17 giugno 2009 a seguire, Benni e Massi in vacanza ad oltranza.

viernes, 17 de julio de 2009

V de ¨¡venga!, empieza el segundo mes

Oggi è un mese che siamo a valencia.
Sembra passata un’eternita’ da quando siamo partiti, tante sono le cose che sono successe, le situazioni in cui ci siamo ritrovati, le persone che abbiamo conosciuto, quello che abbiamo imparato.
E’ stato un mese di grandi adattamenti, di ricerche ininterrotte di questo e di quello: dalla casa ai documenti, dal conto in banca al cellulare, dalle scarpe per correre alle biciclette, dal supermercato piu’ economico al cinema del quartiere, dalla squadra di calcetto al corso di yoga, dai libri in spagnolo, alla tessera della biblioteca. Di tutto un po’. A metterle insieme tutte sono state davvero tante cose, considerando anche il caldo infernale e la lentezza dei nostri spostamenti, prima a piedi e ora con due bici un po’ claudicanti.
Le cose piu’ importanti sono state certamente la casa, per altro ok solo fino ad ottobre quando il padrone ci sfrattera’ e le gia’ citate biciclette. La prima, per quanto compartita, un po’ alla buona, senza grandi lussi (anzi) ha un suo fascino particolare, con i suoi mobili spaiati e raccattati chissa’ dove, la pittura casalinga con rigorosi buchi bianchi dietro all’armadio e tutti quei piccoli segni di chi è passato prima di noi (le spezie per cucinare e le caccole sotto il tavolo!)
Le bici invece rappresentano il simbolo del nostro passaggio da turista occasionale a turista integrato, quasi cittadino ufficiale. Anche se ancora non possiamo dirci pienamente valenciani. Non solo perché ci mancano ipod e cuffiette, ma perché le nostre giornate non hanno ancora nulla dei ritmi e delle abitudini di chi vive qui. La nostra sveglia è molto libera (mai prima delle 9emezza-10), facciamo colazione con calma, ci prepariamo e usciamo in missione per le 11emezza. Torniamo verso le 2emezza-3, spesso con sacchetti di spesa del consum o del mercadona, pranziamo alla spagnola (forse un po’ tardi anche per loro), facciamo la siesta fino alle 6. un po’ di internet e poi serata libera: un giro nel parco, cinema, tapas, ristorante, un giro in centro.
Se ceniamo lo facciamo non prima delle 10 di sera.
Quindi siamo su ritmi molto sfasati e ancora pienamente da turisti, anche se le missioni giornaliere di qui e di la’ di stanno lentamente trasformando. Forse il trovare un lavoro sara’ il momento decisivo. Ma su questo fronte c’è ancora il buio piu’ totale. Un po’ per la crisi, un po’ perché non ci siamo ancora messi veramente a cercare, un po’ perché non sappiamo che cosa vorremmo fare, su questo punto siamo stati poco produttivi. E credo non lo saremo fino alla fine dell’estate.
Del resto con la lingua ce la caviamo niente male ma non ci sentiamo ancora sicuri per presentarci ad un colloquio di lavoro. Intanto abbiamo messo in piedi una mezza domanda per fare un po’ di volantariato nelle associazioni che ci avevano preso per il nostro famoso progetto europeo, oggi purtroppo naufragato nella burocrazia e nella scarsita’ di fondi a disposizione.


L’estate qui ha dei ritmi molto diversi dall’inverno. Quasi tutti lavorano con orari compressi alla mattina (dalle 9 alle 14 al massimo alle 15) e il venerdi’ tutti sono con la testa al mare. Quindi le settimane volano.
In questo caos che a tratti è anche piacevole, a tratti è frastornante rimangono poche certezze: un paio di amici fidati, l’orxata e i fuochi d’artificio il sabato sera in spiaggia.
Con la rete del couchsurfing abbiamo fatto qualche incontro al buio con un po’ di gente: divertente, anche interessante ma alla fin dei conti, almeno per me, non entusiasmante: i rapporti sono spesso superficiali e non ci sono molte occasioni per andare piu’ in profondita’.
Abbiamo aumentato la nostra dipendenza da internet in modo massiccio, un po’ perché è il nostro contatto con l’italia, quello che ci permette di ricreare un po’ di pianura padana anche qui a valencia, un po’ perché è il nostro unico mezzo di informazione visto che la tele in casa non c’è e la radio si perde nella rubrica dei tori e nelle maghe con la carte.
Evento della settimana: abbiamo comprato e mangiato il gazpacho. Dopo la timidezza iniziale direi che si possa fare.

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