V-Dias

dal 17 giugno 2009 a seguire, Benni e Massi in vacanza ad oltranza.

lunes, 6 de julio de 2009

v como volver

siamo tornati (volver vuol dire tornare, come il film di almodovar) a valencia dopo il nostro giro al nord. Abbiamo visto un pezzetto di spagna molto diverso da quello a cui eravamo abituati, un po' piu' ricca, turistica e nord europea. E' stato bello anche solo viaggiare per vedere cosa c'e' in mezzo tra una citta' e l'altra: la spagna e' territorio sconfinato e da valencia a zaragoza ad esempio c'è' il nulla (montagne e campi di grano).
Dopo 6 giorni di ragionevole caldo (alla sera al nord ci voleva il golfino) abbiamo ritrovato una valencia caldissima. Di giorno c'e' un caldo incredibile, di notte va un po' meglio ma comunque caldo. Finalmente la Benni ha i piedi caldi! La citta' `sempre in grande movimento, soprattutto a ridosso dei fine settimana, quando il centro e la spiaggia si riempiono a dismisura, soprattutto di turisti italiani, riconoscibili dallo zaino invicta.
La novitá' piu' grande e' che abbiamo una casa. In realtá abbiamo una stanza (habitacion) ma e' un grande passo in avanti rispetto all'ostello. Qui adesso possiamo cucinare, mangiare in un piatto, bere da un bicchiere, stare seduti a tavola, oltre a non avere sempre valigie tra i piedi e un senso di precarieta' continuo. Quindi casa nuova vita nuova. Ci siamo ambientati bene e ci muoviamo gia' con disinvoltura. Non è sicuramente un castello ma stiamo cominciando ad apprezzare tante piccole cose: la vista alberata dalla finestra,

i nostri coinquilini, la corrente che fa aria nella nostra stanza, il parco nel turia a 2 passi.
Cominciamo a mettere in ordine anche gli altri pezzi anche se andare a piedi dilata tantissimo i tempi e il caldo stronca. Siamo alla ricerca disperata di 2 biciclette. Qui a valencia ogni angolo e' pieno di bici chiuse male, quindi senza ruote, senza sellino, con alcune che giorno dopo giorno vengono saccheggiate dei rimanenti pezzi. Insomma c'e' un mercato delle bici rubate notevole e ci stiamo informando anche sul tipo di lucchetti e le varie procedure per evitare di esserne vittime.
Abbiamo individuato una palestra dove andare a fare allenamento, altrimenti vedremo di arrangiarci nel parco. Dobbiamo sbrigare alcune beghe burocratiche che ci trasciniamo da quando siamo arrivati: ma della burocrazia spagnola abbiamo gia' detto.
Il tempo ha cambiato molto consistenza. A parte gli orari completamente spostati per pranzare e dormire, la nostra mancanza di impegni definiti ci ha fatto perdere la cognizione del calendario tanto che un giorno siamo stati fuori tutta una mattina convinti che fosse venerdi' invece che sabato (e la differenza e` notevole visto che di sabato i gestori dei negozi sono praticamente tutti al mare).
Abbiamo molto tempo per fare le cose con calma e questo da un lato e` molto bello e rilassante, dall'altro cominciare ogni giornata senza un piano definito alla lunga e`un po' frastornante, almeno per me.
La dimensione della citta' offre tantissime cose, soprattutto d'estate dove la gente e' praticamente sempre fuori casa. Ci sono festival, ferie, mercatini, sagre, iniziative culturali praticamente ogni giorno e in vari punti della cittá. Molte cose sono anche delle taronate come la sfilata delle baby fallere (un vestito tradizionale che si usa soprattutto nella festa di marzo de las fallas) e la guerra tra mori e cristiani con tanto di cavalli, fucili a salve, orchestra, speaker, dialoghi e castello di cartone sulla spiaggia.
Il mare è abbastanza vicino e in una ventina di minuti possiamo arrivare.
Poi e' sempre un bel casino di gente, anche un po' sporca per le cartacce e le lattine lasciate in giro. Il mare e' caldo e ci sono i pesci volanti. Davvero, tutto il giorno saltano e ricadono di pancia in acqua a pochi metri dalla costa. La prima volta e' stato un po' inquietante vederli, ma i nostri amici indigeni ci hanno detto che e' normale.

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