V-Dias

dal 17 giugno 2009 a seguire, Benni e Massi in vacanza ad oltranza.

miércoles, 18 de noviembre de 2009

EL TRANSALPINO - No se que, no se cuanto


Ormai alla soglia dei 3 mesi di futbol sala il bilancio provvisorio si fa piuttosto magro.
2 convocazioni, 0 minuti giocati, 21 euro e 20 centesimi guadagnati, una serie di settimanali frustrazioni da digerire.

Come partenza niente male. Decisamente speravo in qualcosa di meglio. In compenso le difficoltá sembrano aumentare di giorno in giorno e nella squadra non si respira una bella aria con tante tensioni sotterranee che ultimamente sono sfociate in un aperto litigio tra il leader del gruppo e l’allenatore con un confronto verbale al limite della rissa.
Con grande fatica sto cercando di trovare uno spazio in un gruppo molto confuso, dove gli equilibri sono in costante movimento e non riesco a capire dove poter mettere le mani.
A parziale consolazione ogni tanto sento frasi che ho sempre considerato in passato di circostanza come: “c’è gente che non gioca mai e si allena sempre senza dire niente!”, “cosa dovrebbe dire chi non ha ancora toccato il campo, dovrebbe chiamare la camorra siciliana?”. e scopire che nella loro banalitá per lo meno sono un piccola consolazione.
La scorsa settimana ho avuto la mia seconda convocazione. Altro interminabile viaggio questa volta fino ad alcoy, il paese famoso per la battaglia dei mori e dei cristiani, una incredibile simulazione di una battaglia storicamente accaduta che dura un’intera settimana.
Partita poco divertente, con molta difesa e poco più, pareggiata da noi in extremis per il terzo empate consecutivo. Mi sono gustato i paesaggi lungo il viaggio di andata e il panino jamom y queso e poco più, niente da aggiungere in agenda per questo giro.
La settimana prima dalla tribuna mi sono guardato in un incredibile 5 pari nel derby contro il valencia con 3 gol negli ultimi 40 secondi di gioco. Ma nel complesso anche questa partita ha lasciato un po’ a desiderare, soprattutto da parte nostra.
Adesso me ne torno un po’ in italia e tra questo fine settimana che non ci saró e la prossima settimana che mi alleno a metá ormai siamo agli sgoccioli del girone di andata. E dovró decidere se vale la pena di sbattermi ancora all’interno di questo caos oppure ripartire da capo da un’altra parte. oppure mettere definitivamente nel trastero le mie orani consumatissime agla bianche.
Mi perderó anche il giocatore piú bravo degli ultimi dieci anni di futbol sala spagnolo, un 37enne che ha fatto la storia del calcio a 5 qui in liga de honor e ora, dopo 2 anni di inattivitá, ha pensato di venire a tirare due calci nella nostra categoria.
La scorsa settimana ho portato la benni e vedere la squadra di serie A2 di valencia ed è stato uno spettacolo. Anche lei, che di questo sport non ne capisce molto, è uscita entusiasta da una partita giocata a mille all’ora al limite dell’incredibile, con la palla che passava in spazi che non c’erano e tutti che correvano come matti da un angolo all’altro del campo. Mi ha detto che non sa se riuscirá più a vedere una mia partita con gli stessi occhi ora che ha scoperto come sono quelli bravi!
E come darle torto. Con tutte le azioni accompagnate dalla banda musicale dell’universitá tutto sembrava ancora più bello. Alla fine 2 a 2 anche tra valencia e ibiza e merendine per tutti.
In italia intanto il forlì viene asfaltato dalla reggiana e il bagnolo perde i pezzi per strada. Mi sono immaginato tante volte come sarebbe stato essere a giocare in italia e non sempre è facile abbandonare l’idea di un ritorno in grande stile pensando di non aver ancora tagliato i ponti con gli ultimi 10 anni della mia (va bene ,lo ammetto, risicata) carriera sportiva.
Poi lo so che non è mai semplice e ogni anno, ogni posto ha le sue difficoltá e io quest’anno ho le mie con le quali fare i conti. Per quanto appaia tanto insensato e inutile proseguire su questa china.
Nei miei ritorni notturni, attraversando in bici la cittá ormai dormiente, mi faccio mille viaggi mentali alla ricerca di un appiglio che possa giustificare anche quest’ultimo allenamento. In una battaglia con me stesso davvero snervante.
E attraverso incroci deserti, costeggio campi di calcio dove i ragazzi sudamericani giocano fino a notte inoltrata, ripetendo per l’ennesiva volta lo stesso percorso degli ultimi 3 mesi fatto di semafori rossi, piste ciclabili, marciapiedi, persone disperse nella notte, accompagnatori di cani prima di andare a dormire.

Buonanotte.

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