V de Vez en cuando
e' ormai notte fuori in terrazza, il mercoledi' di solito vado all'intercambio de idiomas a russafa a fare le chiacchiere al sinpy con gli sciamannati surfers di valencia, e' un
sono 4 mesi di valencia, di spagna, un pizzico di francia e una spruzzata d'italia e sempre ho pensato che intorno a me le cose scorressero, accadessero, rapide, belle, brutte, interessanti e incredibili, oggi forse penso che ancora di piu' lo siano quelle che mi accadono dentro. e per queste spesso mi trovo a corto di parole.
stamattina ho accompagnato all'aeroporto Albe dopo 48 ore al limite dell'onirico per velocita', densita' e sensazione persistente come al risveglio. e ancora non mi son ben ripresa in realta' ancora vaga il sorriso sulle labbra per le stupidaggini dette, i pensieri rapidi e l'iniziare una frase per sentirlo terminarla e viceversa, i giochi e le chiacchiere serie, gli aggiornamenti e intanto, sotto, la citta' da mostrare, svelare nel bello e nel brutto, il cielo che si apre e si chiude, il mare e la paella assassina.
grazie querido, e' cosi' bello avere un amico come te che in questa bolla di realta' parallella mi sento ancora tutta scombussolata. e una volta ancora diversa da ieri, e sempre piu' da quella che pensavo.
le mie insalate crescono rigogliose sul terrazzino creando una nuova misura di tempo fatta di piccoli sforzi e bellezze.
il possibile progetto del riciclaggio delle bici dopo una partenza teorica entusiasta si e' arenato nella banale praticita' del -nessuno ha ben capito di cosa si tratti ma tanto comunque non c'e' lo spazio adatto- percio' rimane sospeso nel mondo delle possibilita' fino a nuovo ordine.
un po' come mi sento io, con ancora giorni di spiaggia, se non di mare (le ultime piogge hanno raffeddato l'acqua e solo gli erasmus tedeschi osano ancora), missioni in campagna a caccia di terra per l'orto, letture e pensamenti, la realizzazione di muovermi in citta' senza cartina e di assistere ad un cabaret del cafe'-teatro ridendo nei momenti giusti, sentendomi muovere e vibrare su un ritmo strano, a volte improvvisando ma sempre, stupefattamente, a tempo.
Etiquetas: V-dias
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