V-Dias

dal 17 giugno 2009 a seguire, Benni e Massi in vacanza ad oltranza.

miércoles, 21 de octubre de 2009

V de Vez en cuando

e' ormai notte fuori in terrazza, il mercoledi' di solito vado all'intercambio de idiomas a russafa a fare le chiacchiere al sinpy con gli sciamannati surfers di valencia, e' un


appuntamento molto carino, ci si trova, si chiacchiera con tutti nella lingua preferenziale (normalmente inglese o spagnolo), si conoscono i nuovi arrivi e si salutano le "vecchie" conoscenze. e si impara. modi di dire, modi di pensare, modi di vivere. certo, spesso sono chiacchiere superficiali, domande di rito ripetute piu' e piu' volte e risposte gia' date piu' e piu' volte, ma in realta' sempre un po' diverse dalla volta prima, sia le une che le altre, perche' sempre e' diversa la persona che fa la domanda e, mi sto accorgendo, sempre sono diversa nel dare la risposta.
sono 4 mesi di valencia, di spagna, un pizzico di francia e una spruzzata d'italia e sempre ho pensato che intorno a me le cose scorressero, accadessero, rapide, belle, brutte, interessanti e incredibili, oggi forse penso che ancora di piu' lo siano quelle che mi accadono dentro. e per queste spesso mi trovo a corto di parole.


stamattina ho accompagnato all'aeroporto Albe dopo 48 ore al limite dell'onirico per velocita', densita' e sensazione persistente come al risveglio. e ancora non mi son ben ripresa in realta' ancora vaga il sorriso sulle labbra per le stupidaggini dette, i pensieri rapidi e l'iniziare una frase per sentirlo terminarla e viceversa, i giochi e le chiacchiere serie, gli aggiornamenti e intanto, sotto, la citta' da mostrare, svelare nel bello e nel brutto, il cielo che si apre e si chiude, il mare e la paella assassina.

grazie querido, e' cosi' bello avere un amico come te che in questa bolla  di realta' parallella mi sento ancora tutta scombussolata. e una volta ancora diversa da ieri, e sempre piu' da quella che pensavo.

le mie insalate crescono rigogliose sul terrazzino creando una nuova misura di tempo fatta di piccoli sforzi e bellezze.

il possibile progetto del riciclaggio delle bici dopo una partenza teorica entusiasta si e' arenato nella banale praticita' del -nessuno ha ben capito di cosa si tratti ma tanto comunque non c'e' lo spazio adatto- percio' rimane sospeso nel mondo delle possibilita' fino a nuovo ordine.

un po' come mi sento io, con ancora giorni di spiaggia, se non di mare (le ultime piogge hanno raffeddato l'acqua e solo gli erasmus tedeschi osano ancora), missioni in campagna a caccia di terra per l'orto, letture e pensamenti, la realizzazione di muovermi in citta' senza cartina e di assistere ad un cabaret del cafe'-teatro ridendo nei momenti giusti, sentendomi muovere e vibrare su un ritmo strano, a volte improvvisando ma sempre, stupefattamente, a tempo.

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