V-Dias

dal 17 giugno 2009 a seguire, Benni e Massi in vacanza ad oltranza.

martes, 13 de octubre de 2009

v de vez en cuando

12 ottobre qui a valencia e 33 gradi sul termometro vicino alla cittá della scienza. Anche i valenciani sono increduli di questa estate che tiene botta e intanto tutti in acqua per gli utlimi bagni insperati e noi con loro. Oggi siamo tornati alla spiaggia di el saler, qualche kilometro a sud della cittá con un mega giro in bicicletta prima tra le risaie e poi lungo la pista ciclabile lungo il mare per una ventina di sudatissimi kilometri. Questo fine di settimana è stato speciale. Il 9 è la festa della comunitá valenciana e il 12 quella dell’ispanitá quindi mega ponte e fiochi d’artifico di 1 ora e un quarto (la benni era in uno stato ipnotico misto di euforia e di rimbambimento da ipercastillodefuego), uscite con amici, cene, paella, mare. Ci siamo beccati anche la nostra prima mascletà, ovvero fuochi d’articio di solo rumore di giorno, con un ritmo sempre più incalzante per circa 10 minuti di insordamento generale. Una folla impazzita ha ascoltato con estrema attenzione la serie di esplosioni in sequenza per poi lasciarsi andare ad un grande applauso finale e a commenti entusiasti rispetto alla qualitá di questa mascletá in particolare. Un mio compagno di squdra mi ha detto che la mascletá è una cosa difficile da spiegare. Mi ha detto solo che che l’effetto che fa è quello di renderti felice!
Quest’ultima settimana è stata molto densa di novitá. Ogni giorno sono accadute cose interessanti che ci riguardavano da vicino rispetto al lavoro, alla casa e alle varie attivitá che abbiamo messo giù in questi mesi.
La cosa più buffa è stata sicuramente il lavoro che si è concretizzata in una vicenda alla mister bean con un colloquio di scambio informale trasformatosi in un colloquio di lavoro nel giro di pochi minuti e soprattutto dopo un’ora di ritardo da parte mia che mi ero perso nel raggiungere il posto e il mio stato impresentabile tra il sudore e le mani sporche del grasso della bicicletta. Comunque ho avuto un’offerta insperata di collaborare con una clinica privata di psicologi che si chiama ISEP.
Questa settimana dovrei tornare a parlare e capire se era una candid camera o se è tutto vero. Non è un super lavoro. Da quel che ho capito sarebbe simile a quello che facevo a scuola in italia ma fatto in uno studio privato. Lo stipendio è un po’ più basso di quello italiano ma sui particolari devo ancora andare a fondo. Resta lo stupore per una possibilitá che stavo comiciando ad abbandonare convinto che l’ostacolo linguistico fosse ancora troppo alto per propormi come psicologo. Evidentemente non così tanto. Il lavoro sarebbe comunque da gennaio e quindi c’è ancora un buon margine per praticare l’idioma.
L’altra cosa carina è che due nostri amici italiani traslocano lasciando quella casa che dall’anno scorso è stata nei nostri pensieri come il modello della casetta valenciana perfetta, piccolina, un po’ vecchietta ma molto affascinante, con terrazzino sul giardino botanico della cittá, a due passi dal rio e dal centro, tra la’ltro vicino al posto dove facciamo volontariato e dove mi alleno con il calcetto, vicino alla parada della metro e alla stazione degli autobus. Non è però una scleta semplice anche perché la cifra è parecchio più alta di quella che spendiamo ora compartendo il piso e sarebe un investimento in una certa direzione che ancora non sappiamo se vogliamo fare.
La benni ha cominciato i suoi esperimenti di coltivazione: il nostro terrazzo adesso è invaso da una serie di piccoli campi in miniatura dove sono spuntate le prime foglie di insalata e di spinaci. Ed è una sensazione molto bella quella di vedere la velocitá con la quale crescono le piantine.

Tante cose insomma. Diventa difficile anche prenderci un po’ le misure di fronte a prospettive che mutano così di colpo e alla necessitá di cominciare a fare le prime scelte per dare una direzione a questa esperienza finora bellissima ma di certo insostenibile su queste basi.
La cosa bella è che cominciamo a sentirci a casa anche qui, la cittá ci appare più nota, abbiamo i nostri piccoli punti fermi e cominciano a delinearsi dei percorsi interessanti.
Vediamo. Comincia la stagione delle scelte. Intanto fin quando regge facciamo ancora qualche bagno al mare.

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