V-Dias

dal 17 giugno 2009 a seguire, Benni e Massi in vacanza ad oltranza.

domingo, 6 de septiembre de 2009

pretemporada 2

Finisce la seconda settimana di pretemporada. E ho negli occhi ancora l’immagine di me che cerco, con un’espressione di incredulita’, sul pavimento del palazzetto di mislata un pezzetto di nastro o di scotch.

Dopo la prima settimana terribile che ho descritto ampiamente nel primo post del transalpino (lo trovate nel mio profilo) le cose sono un po’ migliorate. Abbiamo giocato la prima amichevole in un paesino dimenticato da dio che si chiama riba roja. Abbiamo sfoggiato una tenuta verde della diadora rinvenuta non si sa dove e arrangiato pantaloncini neri e calzettine bianchi, ognuno come riusciva. La nostra prima trasferta si è trasformata in una piccola odissea, persi nella periferia della cittá, alla ricerca del palazzetto e poi di colpo mi sono trovato gettato in un frastuono di musica dance e riscaldarmi naturalmente in un modo diverso, dalla porta verso il centrocampo e in modo rapidissimo. Mi sa che il riscaldamento non piace molto ai miei compagni, ma puo’ essere che sia una questione culturale. Ho letto in un libro che gli spagnoli fanno solo quello che li diverte e il riscaldamento è ovviamente una rottura noiosa. Quindi si salta. Almeno fino ad ora.
Partita classica: noi attacchiamo tutto il tempo, gli altri chiusi nell’area di rigore a fare contropiedi micidiali. Finisce 2 a 2 con mio doppio palo finale su diagonale di sinistro.
Finalmente cominiciamo ad allenarci in palestra e la struttura non è niente male. Parquet, tutto molto nuovo, spogliatoi puliti e docce ok, grande vetrata sul rio. Emergono dei palloni finalmente calciabili, prendiamo le misura della ropa (cioè tuta, magliette e cose varie) e gli allenamenti sono anche carini con ritmo alto e tutto con la palla. Capisco finalmente come attaccare: un 4-0 in partenza con mescolato nello sviluppo una parallela da una parte e una sovrapposizione dall’altra. Il mio vocabolario si arricchisce ma ogni giorno spunta una parola nuova, a volte in castigliano a volte in valenciano, a volte solo pronunciata male.
Scopro che faremo allenamento fisico nel rio tutto l’anno perché la palestra c’è solo per un’ora. Chiedo quando piove come facciamo. E mi rispondono che a valencia non piove e se piove non ci allena! ah, delle pettorine ancora nessuna notizia.
Sabato finalmente arriva la seconda amichevole in quel di mislata, un quartiere nella prima periferia di valencia. Sfoderiamo ancora la tenuta verde diadora, ma subito sorge un problema. L’arbitro vuole i documenti e quindi anche i numeri che naturalmente sulle maglie non ci sono. La soluzione geniale è di appiccicare del nastro sui calzoncini a formare un numero componendo le varie strisce.
La cosa mi sembra molto strana e anche divertente. Mai avrei pensato ad inizio secondo tempo di ritrovarmi in panchina con i miei compagni a ricercare il modo di ricostruire un numero che naturalmente il sudore aveva fatto staccare e che ora l’arbitro esigeva per poter entrare in campo. E cosi’ mi affannavo per definire attraverso pezzi di adesvio usati o pezzi di numero caduti, una specie di numero 3 che assomigliava di piu’ ad una E stiracchiata.
Intanto gli altri giocavano con due giocatori col numero 5.
Partitaccia per noi. Praticamente massacrati dai superivali cittadini che hanno fatto un primo tempo correndo come matti e picchiandoci per tutto il campo. Risultato 4-2 con recupero nel finale con portiere volante.
Sono rimasto impressionato nel vedere come una squadra di serie c1 come il mislata giochi con tanta scioltezza e possa alternare un sacco di giocate personali e di squadra di cosi’ buon livello. C’è qualcosa ancora di poco chiaro. Il livello dei giocatori è molto alto rispetto all’italia ma il livello organizzativo è incredibilmente tirato via. L’arbitro di oggi è stato veramente uno spettacolo. Devo ancora capire se forse è semplicemente la mia squadra che ha bisogno di strutturarsi meglio, ma la scenetta del nastro è stata davvero troppo anche per me.

Non ho giocato un granchè, tra primo e secondo tempo in tutto 6 minuti effettivi. Ho trovato in effetti parecchie difficoltá a capirci qualcosa e il caos del secondo tempo, con annesse espulsione del mister, ingiurie e proteste continuate dalla panchina non hanno aiutato. Cosi’ come aver giocato gli ultimi 7 minuti col portiere di movimento.
Non è un cazzo semplice. Rai mi dice di stare tranquillo, di giocare sereno che ha fiducia in me anche se oggi l’unica cosa che avevo imparato non siamo riusciti a farla praticamente mai.
Per il modo di difendere attendo ancora delucidazioni.
Siamo partiti maluccio. Forse abbiamo preso sottogamba l’annata o forse facciamo fatica ancora ad essere una squadra. Cmq ormai ci siamo. Mercoledi’ torno in italia e finisce la mia pretemporada. Il 19 comincia il campionato. In bocca al lupo a tutti!

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