V-Dias

dal 17 giugno 2009 a seguire, Benni e Massi in vacanza ad oltranza.

domingo, 27 de septiembre de 2009

v como veo mas lejos

In queste ultime settimane c'è stato parecchio movimento. Non che in questo particolare momento storico non ve ne sia giá in abbondanza, ma in particolare il nostro primo ritorno in patria e il conseguente ri-espatrio a valencia si sono giustamente presi parecchio spazio, soprattutto mentale.
E` stato molto bello tornare a reggio, la lontananza ci ha aiutati a guardare la cittá con occhi nuovi e il tempo limitato della visita ci ha obbligato ad intensificare ogni azione, ogni incontro, ogni chiacchiera rendendo queste 2 settimane quasi irreali. Tanto intense sotto ogni profilo da sembrare una specie di bolla spazio-temporale svanita di colpo con il solito terribile volo rayanair bologna-valencia.
Per qualche giorno abbiamo fatto i soliti paragoni sul clima, meglio qua, meglio la'. Poi una pioggia tropicale ci ha sommerso per qualche giorno. Abbiamo scoperto che è una cosa normale e che ha anche un nome: la gota fria, la goccia fredda. Poi è tornato il sole e abbiamo fatto anche il bagno al mare. Riprendendo ancora i soliti commenti meglio qua, meglio la'.
A parte questi insignificanti particolari ci siamo velocemente riadattati alla nostra vita valenciana fatta di lunghi tempi per ogni cosa, di pochi impegni fissi e molti da inventare giorno per giorno.
Tanto tempo a disposizione stimola parecchio la riflessione e ci capita sempre piu' spesso di ragionare sulla follia del mondo in cui viviamo e dello stile di vita a cui questo mondo ci obbliga.
Di certo non è sostenibile vivere come stiamo facendo oggi, senza un lavoro e senza un obiettivo comprensibile da un punto di vista economico. Allo stesso modo non è neppure sostenibile vivere nell'insofferenza che trasuda dai discorsi di chi nel sistema cerca di starci meglio che puo' ma con sempre maggiore fatica. E questo a valencia come a reggio emilia. Forse qui ho la sensazione ci sia ancora un piccolo margine rispetto all'italia dove mi pare abbiamo da tempo scollinato. Credo che questo margine ben presto anche qui verrá rosicchiato pian piano dalla nostra cosiddetta modernitá.
Abbiamo incontrato diverse persone che ci hanno presentato modi alternativi per vivere, alternativi anche al nostro che ha il contro di essere poco sostenibile (e che tra l'altro nessuno capisce nemmeno da queste parti!). C'è chi fa il cameriere 3 sere a settimana e vive al minimo delle spese ma con tutto il resto del tempo per sé. Chi fa il cuoco e cambia cittá ogni 3 mesi non appena ha abbastanza soldi per spostarsi alla ricerca del posto dove vivere in modo piu' stabile. Chi occupa una fattoria abbandonata e vive di un'agricoltura fai da te e poco piu'. Chi invece ha risparmiato qualche anno per farsi il giro del mondo fino ad esaurimento scorte.
Cosa strane, con tanti punti oscuri e anche difficili da mettere a punto, da rendere reali, ma quantomeno sono un'alternativa di chi si è sforzato di cercare un modo diverso di impostare la propria vita. Ma qui il discorso si fa molto complicato e ogni giorno personalmente mi domando se possa esserci una strada diversa, un modo diverso che permetta di trovare quello che stiamo cercando. Che per tutti credo sia semplicemente di dare un senso a quello che facciamo e di stare bene. E che tante volte pensiamo di aver raggiunto queste cose quando in realtá viviamo di tante illusioni.
Il valore piu' grande di tutta questa esperienza credo sia di sperimentare, forse solo per un anno, ma almeno per quest'anno, un modo di vivere più consapevole che a volte fa un po' paura, perchè ti paralizza e ti lascia vuoto dinanzi a te stesso, a volte ti fa sentire tanto carico da sembrare sulla luna.

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