V-Dias

dal 17 giugno 2009 a seguire, Benni e Massi in vacanza ad oltranza.

lunes, 19 de octubre de 2009

a lì canto

Prima convocazione per il transalpino. Dopo 2 mesi di ricerca della squadra e 2 mesi di allenamenti rompicapo arriva un credo meritato premio alla mia ostinazione. È davvero un osso duro questa faccenda del futbol sala. E tutto il lavoro di fino di questa inizio stagione mi ha permesso per un sabato di mettermi dietro 3 compagni di squadra finiti in tribuna. Senza che peraltro questo abbia significato giocare.
La trasferta ad alicante contro la peña madridista (cioè la compagnia dei simpatizzanti il real madrid) infatti non è stata proprio la partita ideale per esordire, con una squadra chiusa dentro la sua area a fare contropiede e menare tutto quello che passava nelle vicinanze.
Noi a far girar palla in orizzontale con 4-0 e loro che in contropiede ci fanno 4 a 0. Quindi al 15’ del primo tempo le mie speranze di giocare si affievolivano al lumicino. Solo la goleada per gli avversari mi avrebbe forse permesso un’apparizione nel momento di massimo sconforto. E invece assisto alla più lunga giocata col portiere volante che abbia mai sperimentato dal campo (o meglio dalla panchina!): 25 minuti effettivi di portiere di movimento, con cambi continui col portiere vero e incredibile rimonta fino al 5 a 4 per gli altri. Ma alla fine niente da fare. Il muro avversario regge e tutti sotto la curca dai tifosi col tamburo che ci insultato bellamente tutta la partita. Senza che per altro io capissi cosa stessero dicendo (ci sono molte frasi fatte usate come offese! Tra l’altro i miei compagni al ritorno in pulman ne ricantavano alcune che avevano trovato carine).
partita divertente, a tratti incredibile. Il mio allenatore ha dato prova di nervi di acciaio, specie quando nell’intervello sotto di 4 gol ha con tutta tranquillitá impostato la giocata col portiere di movimento con la quale poi abbiamo raddrizzato la baracca. “no tenemos prisa, tenemos todo el tiempo para ganar!”

Sono contento di aver fatto la mia prima presenza, per lo meno riscaldamento e panchina: erano 6 mesi che non assaggiavo un po’ di clima pre e partita ed è decisamente differente dalla tribuna dei professori. Poi la cosa carina è che è arrivata la ropa (cioè borsa, tuta e maglie) e quindi almeno non mi sono presentato da straccione ma sembravo anche un giocatore vero. Mentre andavo al ritrovo in metro i passeggeri mi guardavano la tuta con lo stemma del centenario del levante: che volessero un autografo?!
Per la cronaca anche quest’anno indosserò, quando potrò il numero 3 in onore di stefano barozzi. Avevo chiesto il due in ricordo dei miei esorsi calcistici come terzino ma era giá blindato dal vicecapitano. Sabato intanto ho usato il 12. qui non ci sono regole particolari, si gioca con il numero che vuoi. Quindi non mi hanno vestito da portiere con le braghe lunghe e i guanti…
Adesso si riparte, con un’altra settimana di delirio. La vedo parecchio grigia per la convocazione anche perché sabato c’è il derby con il manises, la squadra che ho bidonato per venire qui.
Quelli che giocano godono di ottima salute e ho scoperto che i cartellini non si sommano e quindi non posso contare neanche sulle squalifiche per somma di ammonizioni.
In più nelle prossime settimane ho probabilmente in ballo dei viaggio di pseudolavoro e qualcosa mi dovrò anche perdere mettendo la mia posizione ancora di più a rischio di emarginazione definita.
Ma questo è. per ora sono contento di potermi allenare e di imparare cose nuove. Quando questo non mi basterá più vedremo che fare.
Qualche nota folkloristica. Pulman improponibile da 35 posti con sbocco incorporato e corrispondente guida sportiva. Al ritorno super merenda con cibo preso dal mister e dal capitano al mercadona: coca cola, aquarius, succhi di frutta, ciambelle, pesadillas (specie di tortellini con dentro pomodoro, peperone e tonno), napolitanas (panzerotti prosciutto e formaggio) e un’altra marea di pocci. Giusto per alimentare lo sbocco da pulman. In serata poi a valencia è sbarcato il barca di messi e tutti i miei compagni si sono precipitati dal pulman al mestalla nel delirio della cittá impazzita. Io invece mi sono mangiato la mia zuppa di fagioli guardandomi la partita sulla tivu valenciana, naturalmenre con telecronaca in dialetto.

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