V-Dias

dal 17 giugno 2009 a seguire, Benni e Massi in vacanza ad oltranza.

martes, 22 de diciembre de 2009

V como Valencia Airport


E rieccoci qui. Di nuovo trolley, metro e aeroporto per l'ennesimo viaggio spagna-italia. Ogni ritorno è diverso, come se ad ogni vuelta fossero proprio diversi i personaggi coinvolti, sia quelli che accolgono che quelli che vengono accolti. Il termometro stamattina segnava 4 gradi e finalmente i gufi del clima saranno contenti: l'inverno è arrivato anche qui. Per lo meno saremo più abituati al passaggio di temperatura che a novembre è stato parecchio traumatico (ciccio e sissi sono testimoni). Poi ci hanno detto che a reggio fa meno 10... HOSTIA!
Lo scorso week end abbiamo assaggiato un po' di inverno nel casa del campo di raul. Ci siamo un po' sbattuti a mettere a posto la casa con qualche coperta a chiudere gli ambienti e le stufe da rianimare dopo mesi di inattivitá e camionate di cenere accumulata. Legna per tutti e salto a ritroso di 50 anni, tutti intorno alla stufa a chiacchierare e a preparare le tisane. Certo che anche questo posto tanto affascinante ha perso molto sotto la pioggia sottile, l'umiditá e il gelo invernale. Anche se la dimensione di calma e di tempo lungo che ritroviamo ogni volta ci ha parecchio conquistati. Questo giro abbiamo conosciuto un po' di più Jorge, il coinquilino di Raul. Ci ha raccontato un po' dei suoi trascorsi da contadino in un villaggio abbandonato di castellon e dei suoi progetti come acrobata. Ci ha fatto anche assistere ad una prova dello spettacolo di alboraya: 3 minuti di capriole e piroette insieme ad un'altra matta “personaggia” che è passata da questa specie di comune. Sono persone molto interessanti che quando cominciano a raccontare di sé ci lasciano un po' a bocca aperta: Jorge ci ha raccontato di quando avevano costruito un motore per far salire l'acqua dalla fonte al paese con un meccanismo molto casareccio ma efficace. Sembrava parlasse di un'altra vita vissuta in una reincarnazione precedente.
Questa settimana abbiamo fatto un po' di cene di saluti. Lunedì a ceimigra c'era la festa di ringraziamento dei volontari: tante belle parole ma non è venuto un granchè, con 4 cose buttate lì alla rinfusa e senza amore. Qualche giorno dopo invece con il gruppo dei volontari dove sto io (all'osservatorio, sempre di ceimigra) ci siamo trovati a pranzo a mangiare qualcosa a casa di Miguel, un'altro volontario messicano. Al tavolo eravamo in 16 con 9 paesi rappresentati: spagna, bolivia, messico, chile, brasile, salvador, colombia, nicaragua e italia, fanalino di coda con la vicenda della statuetta in faccia a berlusconi. E tutti a chiedermi sempre come è possibile avere una persona così al governo e come sia possibile che capitino queste cose in italia. Il nostro capo ufficio Luis ci ha fatto la paella del señorito, cioè del fighetto perchè tutta di pesce senza niente da pulire. Mi ha anche spiegato alcuni piccoli segreti per capire quando è cotto il riso senza girarlo mai e fatto da lui sembrava facile facile. Al tavolo abbiamo parlato di pinochet, del traffico di droga in colombia, del cafe brasiliano, della differenza tra il castigliano e lo spagnolo del sudamerica, di quello che ognuno di noi sta facendo nell'osservatorio incontrando gente di tutta l'africa o studiando il perchè della crisi. È stato un bell'esercizio di allargamento del punto di vista come è stato bello dare un volto a tutte quelle persone che sentivo nominare ma non incontravo mai.
Ad un certo punto c'è stata un'ovazione quando ho spiegato che parmalat vuol dire latte di parma! E chissá cosa credevano che fosse! E tanti: come si dice questo, come si dice quello, da noi è così, da voi è cosà.
Poi altra cena con gli amici di Javier che ci hanno riservato un'accoglienza da re. Una ragazza al tavolo ci ha praticamente incantonati per parlarci del suo viaggio a roma e del fatto che le piace parlare italiano y que cuando ero en roma volia parlar pero li abitanti no, che bela roma y florencia y venecia. Tapas e panini e qualche chiacchiera di approccio iniziale. Poi la Benni è andata a letto e io mi sono beccato anche il dopo cena con la mia squadra di calcetto quando il livello alcolico era giá abbastanza avanzato. E alle 3, di ritorno in taxi, il tassista mi dice: eh, un tempo sì che si beveva, adesso non più. Prima la gente beveva tanto che rimaneva sdraiata per strada!
Però!
Infine da citare il nostro taller de bici con quel matto del nostro maestro biciclettaio, Juanmanuel detto Toni, che mangia le s. Coje eto! eta bien! Questa puntata abbiamo lavorato sui copertoni delle ruote scoprendo un mondo nascosto di informazioni. La bici in mano sua sembra una specie di oggetto misterioso pieno di sorprese e di particolari. Del resto ci ha detto che è da quando era un niño che scanchera con le bici.
Programmi per il futuro: abbiamo qualche cosa in cantiere, naturalmente incomprensibile e tutto in divenire. La scadenza dei 6 mesi, ovvero della metá del nostro pseudo anno sabbatico, ci ha fatto fare un po' il punto e rimesso in moto qualche nuova idea per il prossimo semestre mettendo insieme gli stimoli raccolti fin qui.
Intanto buon rientro e buon natale.

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