V-Dias

dal 17 giugno 2009 a seguire, Benni e Massi in vacanza ad oltranza.

domingo, 14 de marzo de 2010

Speciale Las Fallas - terza puntata


Domani comincia la settimana calda della festa: saranno 5 giorni di festeggiamenti che culmineranno la notte di san giuseppe con la quema di tutti i pupazzi (circa 500) sparsi per la cittá.
Dal giorno 15 vengono montati in tutti i dettagli i pupazzoni che giá da qualche giorno sono esposti seppur con diverse parti ancora impacchettate. Ognuna di esse avrá poi una specie di cartello che spiega il tema dell’opera e come l’artista lo ha sviluppato con il legno.
Abbiamo scoperto che ci sono due tipi di sculture: la più economica è quella che riutilizza degli stampi giá esistenti creando così un pupazzo finale con figure giá apparse in passato; la più costosa invece prevede di creare uno stampo nuovo e unico per dare vita ad un pupazzo originale e mai visto prima. Naturalmente poi conta anche la grandezza complessiva: più grosso è il pupazzo più è facile che vinca visto che comprende più dettagli ed è più imponente. Da qualche anno un imprenditore edile ha cominciato ad investire parecchio e più o meno vince sempre lui. Alcuni hanno protestato indirettamente chiedendo che si metta un tetto alle somme che si possono spendere. Ma più che una richiesta di austerity di fronte alla crisi sembra invece un tentativo di poter tornare a giocarsi il premio di falla più bella.
Oggi siamo andati un po’ in giro dalle parti del nostro quartiere a vedere un po’ che aria tira.
I festeggiamenti sono giá in fase avanzata. Oggi la cittá aveva un aspetto molto strano e si poteva gironzolare a piedi nelle strade di solito trafficate che sono giá state chiuse alle macchine. Per las fallas le normali regole che valgono per il resto dell’anno vengono momentaneamente sospese. Le macchine vengono parcheggiate dove capita, le strade si trasformano in campi di calcio pieni di bambini, i pedardi vengono lanciati in ogni dove, anche apposta addosso alle persone che passano in quel momento, noi compresi naturalmente.
Ogni tanto si incontrano mucchi di zolle tipo campo di san siro con le quali pensiamo verranno riscreati dei veri e propri giardini sintetici. Abbiamo visto un geniale allestimenti di giardino zen con ghiaia, sassi e rastrello accanto ai binari del tramvia.

I tendoni bianchi dove ogni quartiere allestisce la sua festa privata operano giá a pieno ritmo e oggi per strada era possibile vedere i residui dei falò per fare la paella. Falò piuttosto rudimentali, spesso formati solo da un mucchietto di legna donata dal comune appoggiate dove solitamente passano le automobili. Poi tutti a mangiare e a bagordare, rigorosamente con felpa distintiva della falla, bambini petardo-muniti, musica e chiacchiericcio intergenerazionale. È normale che si passi in mezzo ai tavolini di chi mangia all’aperto nell’imbarazzo simile a chi sbaglia indirizzo e si trova di colpo in casa di sconosciuti. Naturalmente il caos regna sovrano e lo spazio delimitato dalle transenne diviene una zona franca dove tutto è possibile. L’odore di polvere esplosa sale da ogni angolo, così come il rimbombo ininterrotto da ormai tutto il fine settimana con estemporanei esplosioni fragorose su un sottofondo di scoppiettii.
In alcune falle sono stati organizzate delle attivitá culturali, come concorsi per graffitari e mangiatori di interiora di animali o qualcosa del genere!
Il comune ha organizzato alcuni autobus che percorrono una specie di ruta de las fallas dove è possibile visitare stando a bordo tutti i pupazzoni più importanti. Martedì giá si saprà il vincitore che così potrá gongolarsi per i restanti 3 giorni prima di mandare tutto in fumo. A tal propostito esiste una pubblicitá per strada che dice: “solo i valenciani hanno il coraggio di bruciare il lavoro di un anno”. Così come tutti i cartelloni pubblicitari ricordano las fallas, come ad esempio un omino michelin con alle spalle una falla di pneumatici.
Non siamo ancora stati in centro dove si annida la maggior parte dei pupazzi. Contiamo comunque di riuscire a fare un giro prima dell’invasione di turisti a partire da mercoledì dove tutto diverrá solo caos e festa, i valenciani scapperanno dalla cittá e nessuno riuscirá più ad andare a lavorare. Per quanto esiste una regola di lasciare libera l’uscita dai garage, in realtá non sempre è così e quindi per non saper né leggere e né scrivere si fa una pausa di qualche giorno dal lavoro. La festa è più forte di tutto! Solo il mercadona, il supermercato che abbiamo sotto casa, sembra non fare eccezioni nemmeno per las fallas.
Ieri sera c’è stata un’altra cabalgata, questa volta folckloristica. Vista l’esperienza della settimana prima abbiamo evitato un’altra esposizione interminabile e la benni ha rinunciato ai fuochi d’artificio e anzi è rimasta composta tutta la serata a cena con amici. Solo perché da domani tutte le notti ci sará un mega spettacolo pirotecnico. Il 18 addirittura ci sará uno spettacolo super di fuochi di artificio detta la nit del foc. Poi il 19, pompieri alla mano, si dá fuoco ai pupazzi. Ma questa è un’altra storia.

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